Roma, 03 mag – (Agenzia Nova) – Domani, giovedì 4 maggio, i lavoratori e le lavoratrici di Windtre “saranno costretti ancora una volta a incrociare le braccia a causa dell’avvio di una cessione di ramo aziendale che prevede la vendita di gran parte degli asset tecnologici di rete, insieme a oltre duemila lavoratori e lavoratrici, a una società di nuova costituzione
detenuta a maggioranza dal fondo di investimento Eqt”. È quanto si legge in una nota, del sindacato Slc Cgil di Roma e del Lazio. “Tale manovra – continua la nota – servirebbe a realizzare un’azienda Wholesale di rete mobile, definita Netco, progetto al momento unico in Italia e non percorso in nessuno dei principali mercati europei. Con l’incasso realizzato dalla vendita del ramo di rete, Windtre punterebbe a cambiare pelle, a diventare un’azienda di servizi, definita Opco per cercare margini in altri mercati oltre a quello della Tlc, come quello dell’energia o delle assicurazioni”.
“Nella Windtre, senza asset, rimarrebbero 4.000 dipendenti. La divisione dell’azienda, oltre a distruggere le molte professionalità che hanno reso possibile il merge più importante realizzato in Europa tra due aziende Telco, preoccupa soprattutto per le prospettive occupazionali del settore. Dal 2 maggio sono iniziati gli scioperi delle prestazioni accessorie, mentre domani, 4 maggio, è proclamato lo sciopero nazionale per l’intera azienda. Le lavoratrici e i lavoratori saranno in presidio presso la sede aziendale di via Cesare Giulio Viola”.
Roma, 03/05/2023