Ottobre 30, 2024

Le lavoratrici e i lavoratori dei teatri di Roma e del Lazio “continuano a essere in forte sofferenza. Nonostante l’annuncio del presidente Rocca di stanziare 24 milioni di euro alla filiera dei teatri, dopo il dietrofront sulla destinazione di queste risorse unicamente all’acquisto del Teatro Eliseo, resta l’assenza di una progettualità chiara sui teatri del nostro territorio, a partire da quelli storici, in grado di rilanciarne l’occupazione e valorizzarne la funzione culturale e sociale”. Lo dichiarano in una nota la Cgil e la Slc Cgil di Roma e del Lazio.

“Serve un cambio di passo radicale e la vicenda dell’Eliseo ne è la prova provata – spiegano i sindacati -. Il teatro, che è di rilevante interesse culturale per il nostro Paese, è di proprietà privata dal 2014 e in questi anni, nonostante importanti risorse pubbliche, al di là di quelle stanziate dal Fondo Unico per lo Spettacolo del ministero dei Beni culturali, ha finito per chiudere il sipario nel 2020, senza riaprirlo più, a causa delle scelte sbagliate della proprietà che portarono al licenziamento di 21 lavoratrici e lavoratori. Nel ribadire la nostra contrarietà ad operazioni meramente immobiliari, che rischiano di avvantaggiare solo i privati, chiediamo alla Regione Lazio, al Comune di Roma e al ministero della Cultura di fare luce sul destino del Teatro Eliseo e del Piccolo Eliseo e sull’incerto futuro di altri importanti teatri”, concludono la Cgil e la Slc Cgil di Roma e del Lazio.

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