Ottobre 30, 2024

Già dal mese di settembre 2023 era noto che l’appalto delle mense TIM era stato disdettato dalla società appaltatrice (contemporaneamente oggetto di cambi societari).
Oggi ci troviamo con quest’unica notizia ufficiale che TIM fornisce al proprio personale: almeno fino al 12 febbraio il servizio è sospeso, in attesa del subentro del nuovo fornitore, ed un laconico cartello all’ingresso delle mense: “sono disponibili gli spazi del refettorio”.

Se non se ne fosse accorta, all’azienda segnaliamo che:
– Lavoratrici e lavoratori nelle sedi impiegatizie trovano già le macchinette senza caffè e senz’acqua alle 10 di mattina;
– in particolare, quelli che osservano orari rigidi o che hanno prescrizioni si trovano a dover rinunciare a qualsiasi ristoro durante le pause;
– e coloro che operano nelle sedi disagiate, in particolare chi si muove senza auto personale, hanno ulteriori aggravi di tutti i disagi su elencati.

Ci chiediamo se almeno sia stato previsto un rinforzo del servizio di pulizia per lo svuotamento dei cestini, o un intensificarsi dell’approvvigionamento delle macchinette del caffè e snack? Ricordando che il Testo Unico per la Salute e Sicurezza (81/08) definisce «salute» come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità”, e ricordando che il datore di lavoro è “responsabile del luogo di lavoro, coordina l’attuazione di tutte le misure riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori”,

Chiediamo all’azienda di assumersi la responsabilità di minimizzare i disagi concedendo quantomeno il LA 5/5 a lavoratrici e lavoratori che lo chiedono, trattandosi una misura priva di costi e prevista all’interno degli accordi di LA vigenti, di cui citiamo il passaggio: “il ricorso a particolari modalità di lavoro agile (ad es. lavoro agile 5 gg su 5) per il personale appartenente a specifiche strutture e/o che presentino esigenze di natura tecnico organizzative [..] “.

Con il presente comunicato, inoltre, ESPRIMAMO solidarietà alle lavoratrici e lavoratori del servizio di ristorazione e chiediamo all’azienda di porre particolare attenzione al loro passaggio, dalla società disdettante alla società subentrante, garantendone la continuità occupazionale.

Rimanendo in attesa di un rapido riscontro sul piano delle Relazioni Industriali, invitiamo le lavoratrici e lavoratori a segnalarci eventuali disagi laddove dovessero persistere.

Roma, 23 gennaio 2024