L’accordo quadro sullo smart working e il lavoro da remoto proposto dal sindaco e commissario straordinario per il Giubileo, Roberto Gualtieri, con le associazioni datoriali “è un altro passo della nostra mobilitazione, che segue l’accordo per il personale di Roma Capitale, a cui si dovrà dare attuazione con accordi di carattere aziendale, su cui ci aspettiamo di vedere la coerenza delle imprese, il loro contributo per aiutare la Capitale e mantenuti gli impegni nel dare risposta alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori”. È quanto si legge in una nota della Cgil di Roma e Lazio.
“L’accordo quadro – prosegue la nota – impegna le associazioni firmatarie ad introdurre lo smart working dove manca e di rafforzarlo laddove sia già presente almeno per tutta la durata del Giubileo. Il nostro obiettivo, infatti, è che le soluzioni innovative per l’organizzazione del lavoro non siano impiegate solo per affrontare le emergenze, come il caos generato dai cantieri o l’impatto sulla mobilità causato da milioni di visitatori, ma che diventino elementi strutturali e regolamentati”.
“Siamo convinti – conclude la nota della Cgil di Roma – che lo smart working, che non è esclusivamente lavoro da remoto, possa essere un fattore di tutela del benessere psicofisico delle lavoratrici e dei lavoratori e di rigenerazione della città in chiave della sostenibilità ambientale e sociale e per riaprire la discussione sui tempi di vita e di lavoro a Roma. Adesso ci aspettiamo che si prosegua su questa strada anche per le società partecipate di Roma Capitale e negli altri settori pubblici, su cui ci aspettiamo coerenza ed azioni concrete da parte del sindaco Gualtieri”.